Tumore al seno- Guida

Guida alla comprensione del Tumore al Seno

Il tumore al seno è la malattia oncologica più comune e diffusa tra le donne in tutto il mondo. E la sua incidenza è particolarmente elevata nei paesi occidentali . Rappresenta una significativa causa di morbilità e mortalità, influenzando la qualità della vita di milioni di donne e delle loro famiglie.

Dalle ultime statistiche  fornite dall’AIOM (Associazione Italiana Oncologi Medici) circa 54.000 nuove diagnosi di tumore al seno sono state riscontrate nel 2022. Negli ultimi 5 anni l’incremento di questa malattia è stata del 15%., con un incidenza ancora più altra nelle donne tra i 25 e i 45 anni. A fronte di un aumento di casi di tumori al seno si sono avute comunque un netto aumento di casi di guarigione e sopravvivenza a 5 anni dalla diagnosi che sfiora ormai il 95% delle donne operate e sottoposte a terapia.

 

tumore al seno

Definizione e Epidemiologia

Il seno è costituito da un insieme di ghiandole e tessuto adiposo. I tumori più frequenti nascono dalle cellule ghiandolari, dove avviene la produzione del latte ( carcinoma lobulare) , o da quelle che formano la parete dei dotti galattofori che trasportano il latte al capezzolo(carcinoma duttale)

Il carcinoma duttale infiltrante  ( che supera la parete del dotto) rappresenta il 70-80% di tutte le forme di cancro del seno, mentre il carcinoma lobulare infiltrante (che ha superato la parete del lobulo) rappresenta il 10-15% ma al contrario del duttale in alcuni casi può interessare più focolai nello stesso seno e talvolta nel seno controlaterale.

Tipi di tumoreal seno

 

  • Alcune caratteristiche biologiche del tumore mammario aiutano a definire meglio la prognosi (fattori prognostici) ed a scegliere i trattamenti medici più efficaci (fattori predittivi)
  • Recettore per ormoni estrogeno e progesterone: le cellule tumorali nella maggior parte dei casi hanno dei recettori che si legano agli ormoni , stimolandone la crescita . La presenza dei recettori ormonali è considerata un elemento che condiziona favorevolmente la prognosi, poiché le cellule tumorali conservano una caratteristica comune alle cellule della mammella sana. Tutti i tumori con recettori per estrogeno e/o progesterone possono essere trattati con farmaci che interferiscono sull’azione ormonale (ormonoterapia)
  • Grado di differenziazione cellulare (Grading) : indica quanto la cellula tumorale somigli a quella sana . Un tumore ben differenziato(G1) ha una prognosi migliore di quello scarsamente differenziato(G3).
  • Indice di proliferazione (Ki67) rappresenta quanto è attiva la crescita del tumore con una percentuale da 1 a 100. Più è elevato tale indice, maggiore può essere la velocità di crescita del tumore.
  • Her2 : è una proteina presente sulla superficie delle cellule tumorali che ne regola la crescitae contro la quale sono stati introdotte terapie mirate (terapie biologiche) . l’aumentata presenza di del recettore her2 è indicativa di maggiore aggressività e pertanto è sempre consigliata un trattamento bio-chemioterapico.

Fattori di Rischio del Tumore al Seno

Strategie di Prevenzione Primaria

3.1 Alimentazione e Dieta

Una dieta equilibrata ricca di frutta, verdura, cereali integrali e grassi sani può contribuire a ridurre il rischio di tumore al seno. Studi suggeriscono che alimenti come il pesce ricco di omega-3, noci, semi e legumi possano avere effetti protettivi.

3.2 Attività Fisica

L’attività fisica regolare è associata a un minor rischio di tumore al seno. Le linee guida raccomandano almeno 150 minuti di attività aerobica moderata o 75 minuti di attività intensa ogni settimana, insieme a esercizi di rafforzamento muscolare.

3.3 Controllo del Peso

Mantenere un peso sano è fondamentale per ridurre il rischio di tumore al seno, soprattutto dopo la menopausa. L’obesità è stata collegata a livelli elevati di estrogeni, che possono stimolare la crescita del tumore al seno.

3.4 Consumo di Alcool

Limitare il consumo di alcool è un’importante strategia di prevenzione. Le donne dovrebbero mirare a non consumare più di un drink al giorno, sebbene l’astinenza totale sia l’opzione più sicura.

3.5 Evitare il Fumo

Il fumo è un noto fattore di rischio per molti tipi di cancro, incluso il tumore al seno. Smettere di fumare è essenziale per la prevenzione.

 Prevenzione Secondaria – Screening e Diagnosi Precoce

4.1 Mammografia

La mammografia è lo strumento di screening più efficace per la diagnosi precoce del tumore al seno. È raccomandata per le donne di età superiore ai 40 anni, con frequenza variabile in base ai fattori di rischio individuali.

4.2 Ecografia e Risonanza Magnetica

Per le donne con tessuto mammario denso o ad alto rischio, l’ecografia e la risonanza magnetica (MRI) possono essere utilizzate come strumenti complementari alla mammografia.

4.3 Esami Clinici e Autoesame

Gli esami clinici del seno da parte di un medico e l’autoesame mensile del seno sono utili per rilevare eventuali cambiamenti o anomalie.

 

Primi Sintomi da tenere in considerazione:

  1. Noduli o Masse nel Seno: Uno dei primi segnali che potrebbero indicare la presenza di un tumore al seno è la presenza di noduli o masse che si sentono al tatto. Questi possono essere scoperti durante l’autopalpazione del seno o durante un esame medico.
  2. Cambiamenti nella Forma o Dimensione del Seno: Le donne dovrebbero prestare attenzione a eventuali cambiamenti nella forma o dimensione del seno. Un seno che diventa più grande o sviluppa una forma diversa potrebbe essere un segno di allarme.
  3. Irritazioni Cutanee o Arrossamenti: Arrossamenti persistenti, irritazioni cutanee o cambiamenti nella pelle del seno, come la comparsa di rughe o buccia d’arancia, potrebbero essere sintomi di tumore al seno.
  4. Secrezioni Anormali dal Capezzolo: La fuoriuscita di liquido dai capezzoli, soprattutto se è ematico o trasparente, potrebbe essere un segno di tumore al seno e richiede un’attenzione immediata.
  5. Dolore al Seno: Sebbene il dolore al seno non sia necessariamente un sintomo di tumore al seno, le donne dovrebbero essere consapevoli di qualsiasi dolore persistente o insolito, specialmente se si verifica in un solo seno.
  6. Cambiamenti nella Forma del Capezzolo: Alterazioni nella forma o posizione del capezzolo, come la retrazione , dovrebbero essere esaminate da un professionista medico.

Diagnosi del tumore al seno

La diagnosi precoce del tumore al seno è cruciale per migliorare le prospettive di trattamento. Gli strumenti diagnostici principali includono:

  • Mammografia: è un esame radiologico che consente uno studio molto accurato delle mammelle .rappresenta l’esame salvavita per la maggior parte delle donne , perché permette di fare diagnosi precoce , cioè quando il tumore è molto piccolo e ben localizzato.
  • Ecografia: Utilizzata per distinguere tra cisti piene di liquido e masse solide , e spesso rappresenta un esame da integrare con la mammografia .Sfrutta gli ultrasuoni e quindi può essere ripetuta anche più volte per controllare eventuale crescita o modificazione di noduli mammari.
  • Risonanza Magnetica (MRI): Rappresenta un esame di secondo livello di approfondimento .Può essere usata per un’analisi più dettagliata in casi di noduli sospetti  in quanto i tumori captano e trattengono il mezzo di contrasto utilizzato .E’ un esame che viene impiegato a giudizio del radiologo e o dello specialista senologo , ad integrazione  della mammografia ed ecografia .
  • Biopsia mammaria: Può essere eseguita sotto guida ecografica , sia con ago sottile (agoaspirato) sia con ago di dimensioni maggiori (agobiopsia) che permette l’esame istologico dei frammenti di tessuto asportato.

La cosiddetta “biopsia vacuum assisted” , è un tipo di biopsia mininvasiva , eseguita in anestesia locale,che a differenza della normale agobiopsia permette il prelievo di numerosi frustolo di tessuto mammario mediante uno strumento dedicato con l’ausilio dell’ecografo o del mammografo. Questo tipo di prelievo si utilizza principalmente per le microcalcificazioni.

 

Trattamento del tumore al seno

Il tumore al seno rappresenta un gruppo di malattie per le quali oggi abbiamo magguiori possibilità terapeutiche complementari e variamente integrate tra loro, chee comprendono la chirurgia , la radioterapia le terapie oncologiche(ormonoterapia, chemioterapia,, terapie biologiche o a bersaglio molecolare).

La paziente che riceve una diagnosi di carcinoma della mammella sarà presa in carico di solito in una Breast Unit  dove potrà avvalersi di più specialisti dedicati alla patologia quali il chirurgo senologo, l’oncologo, il radioterapista, l’anatomopatologo, il supporto della psicologa in modo da garantire il percorso migliore e più adeguato per il tipo di tumore al seno.

 

Chirurgia del tumore al seno

La chirurgia è l’arma primaria e insostituibile per la tguarigione del tumore alla mammella. Le tecniche principali sono prevalentemente due: la chirurgia conservativae la demolitiva .

La tecnica chirurgica conservativa è rappresentata dalla Quadrantectomia e tumorectomia e si utilizza in caso di tumori di piccole dimensioni localizzate ad un unico quadrante  e deve garantire sempre per un corretto intervento oncologico l’asportazione del tumore più una porzione di tessuto circostante sana di almeno 2-3 millimetri.

La tecnica demolitiva è rappresentata dalla mastectomia che ormai coinvolge solo il 20% dei casi e prevede l’asportazione della mammella, talvolta con risparmio del complesso dell’areola e capezzolo. Si utilizza per tumori di maggiori dimensioni o quando vengono coinvolti pù quadranti. In questo caso è sempre garantita attraverso il lavoro dei chirurghi plastici la ricostruzione immediata della mammella attraverso le varie tecniche di oncoplastica quali per esempio l’utilizzo di protesi mammarie, espansori o lembi autologhi.

E’ sempre complementare all’intervento al seno anche l’asportazione dei linfonodi ascellari o attraverso la tecnica del linfonodo sentinella quando clinicamente o con esami strumentali non appaiono coinvolti i linfonodi ascellari o con la linfoadenectomia ascellare se questi appaiono coinvolti nelle immagini strumentali ad un esame citologico.

Radioterapia

E’ generalmente associata alla chirurgia conservativa per diminuire il rischio  di recidive locali . Oggi con i nuovi acceleratori in dotazione in tutti i centri gli effetti collaterali sono minimi.

Terapie mediche

Le terapie mediche che si utilizzano dopo chirurgia (terapia adiuvante ) hanno lo scopo di eliminare eventuali presenze di cellule tumorali residue o presenti a distanza ( metastasi) aumentando così la possibilità di guarigione. Le terapie includono chemioterapia, ormonoterapia e le terapie biologiche combinate o associate in base al tipo e allo stadio del tumore.

Terapie mediche neoadiuvanti

In alcuni casi per rendere più radicale e/o meno demolitivo il trattamento chirurgico del tumore può essere necessario effettuare la chemioterapia prima dell’intervento con farmaci mirati soprattutto per tumori più aggressivi e di maggiori dimensioni e che talvolta coinvolgono i linfonodi ascellari.

Supporto e Qualità della Vita

Il trattamento del tumore al seno può avere un impatto significativo sulla qualità della vita delle pazienti. È importante un approccio olistico che includa:

  • Supporto psicologico: Per affrontare l’ansia, la depressione e altri aspetti emotivi della malattia.
  • Riabilitazione fisica: Per recuperare la forza e la funzionalità dopo la chirurgia e altri trattamenti.
  • Gruppi di supporto: Condividere esperienze con altre donne affette da tumore al seno può offrire un sostegno morale prezioso.

Ricerca e Innovazioni

La ricerca sul tumore al seno è in continua evoluzione, con nuovi sviluppi che promettono di migliorare la diagnosi, il trattamento e la prevenzione. Alcune aree promettenti includono:

  • Terapie immunologiche: Stimolano il sistema immunitario per combattere il tumore.
  • Medicina personalizzata: Trattamenti su misura basati sul profilo genetico del tumore.
  • Nuovi farmaci e combinazioni terapeutiche: In fase di sperimentazione clinica per aumentare l’efficacia e ridurre gli effetti collaterali.

Conclusioni

Il tumore al seno rappresenta una sfida significativa per la salute delle donne a livello globale. La consapevolezza, la diagnosi precoce e i trattamenti avanzati sono fondamentali per migliorare le prospettive di sopravvivenza e la qualità della vita. La ricerca continua a fare passi avanti, offrendo nuove speranze per il futuro. È essenziale che le donne siano informate e attivamente coinvolte nella prevenzione e nella gestione della loro salute, per affrontare al meglio questa malattia.

prenotazione visita senologica

   Prof. Massimo Vergine Chirurgo senologo a Roma

Prof. Massimo Vergine-Chirurgo senologo

Primario  Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma- Chirurgo Breast Unit

Principale area di interesse clinico è la diagnosi  diagnosi e trattamento chirurgico del tumore al seno con altre 30000 visite senologiche  e 4000 interventi chirurgici .

Ha acquisito una notevole esperienza nelle varie procedure chirurgiche , dalla quadrantectomia con incisioni minime alla mastectomia con risparmio di cute e capezzolo.

Socio  della SIC ( Società Italiana di Chirurgia ) e dell’Anisc ( Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi)

Presidente di Filo Teso  associazione di donne operate per tumore al seno

Direttore Master Universitario di II livello in ” Tecniche Avanzate in Diagnostica e Chirurgia Oncologica della Mammella” alla “Sapienza” di Roma

 

Per appuntamento per visita senologica Policlinico Umberto I  tel. 06.49977800    tel. 339.6166430

o scrivere a  massimo.vergine@uniroma1.it           Visita il Lunedi ore 8-13

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