Cosa significa G3 nel tumore al seno?

Tumore al Seno G3: Diagnosi, Trattamenti e Prospettive

Il tumore al seno è una delle neoplasie più comuni tra le donne, con diverse classificazioni che ne determinano la gravità e il trattamento. Tra queste, il tumore al seno G3 (Grado 3) rappresenta una forma particolarmente aggressiva. In questo articolo, esploreremo cosa significa avere un tumore al seno G3, come viene diagnosticato, quali sono i trattamenti disponibili e le prospettive per le pazienti.

Tumore al seno G3

Che cos’è il Tumore al Seno G3?

Il termine “G3” si riferisce al grado di differenziazione delle cellule tumorali. I tumori vengono classificati in base a tre gradi:

  • G1 (Grado 1): Le cellule tumorali sono ben differenziate e somigliano molto alle cellule normali. Questi tumori tendono a crescere lentamente.
  • G2 (Grado 2): Le cellule tumorali sono moderatamente differenziate e presentano caratteristiche intermedie tra G1 e G3.
  • G3 (Grado 3): Le cellule tumorali sono poco differenziate e molto diverse dalle cellule normali. Questi tumori tendono a crescere rapidamente e ad avere un comportamento più aggressivo.

Diagnosi del Tumore al Seno G3

La diagnosi di un tumore al seno G3 avviene tramite una combinazione di esami clinici, imaging e biopsie:

  • Esame Clinico: Un medico può rilevare la presenza di noduli sospetti durante un esame fisico del seno.
  • Imaging: La mammografia e l’ecografia sono tecniche comuni per visualizzare eventuali masse nel tessuto mammario. La risonanza magnetica (MRI) può essere utilizzata per ottenere immagini più dettagliate.
  • Biopsia: È il passaggio cruciale per determinare il grado del tumore. Un campione di tessuto viene prelevato e analizzato al microscopio per identificare le caratteristiche cellulari e determinare il grado di differenziazione.

Trattamenti per il Tumore al Seno G3

Il trattamento per il tumore al seno G3 è generalmente più intensivo rispetto a quelli di grado inferiore, a causa della natura aggressiva della malattia. Le opzioni terapeutiche includono:

  • Chirurgia: Può variare da una lumpectomia (rimozione del tumore e una piccola porzione di tessuto circostante) a una mastectomia (rimozione dell’intero seno).
  • Chemioterapia: Spesso raccomandata per ridurre il rischio di recidiva, la chemioterapia utilizza farmaci potenti per distruggere le cellule tumorali.
  • Radioterapia: Utilizzata per eliminare le cellule tumorali rimanenti nel seno o nelle aree circostanti dopo la chirurgia.
  • Terapie mirate: Farmaci come gli inibitori delle tirosina chinasi o gli anticorpi monoclonali possono essere utilizzati per colpire specifiche proteine che favoriscono la crescita del tumore.
  • Terapia ormonale: Se il tumore è recettore positivo per estrogeni o progesterone, può essere trattato con farmaci che bloccano questi ormoni.

Prospettive e Sopravvivenza

Le prospettive per le pazienti con tumore al seno G3 variano in base a diversi fattori, tra cui lo stadio della malattia al momento della diagnosi, la risposta al trattamento e le condizioni generali di salute della paziente. Sebbene il tumore al seno G3 sia più aggressivo, i progressi nelle terapie oncologiche hanno migliorato significativamente le possibilità di sopravvivenza.

Un aspetto cruciale è la diagnosi precoce. Le pazienti con tumore al seno G3 diagnosticato nelle fasi iniziali hanno una prognosi migliore rispetto a quelle con malattia avanzata. È importante partecipare regolarmente agli screening mammografici e consultare un medico ai primi segnali di anomalia.

Conclusioni

Il tumore al seno G3 rappresenta una sfida significativa a causa della sua natura aggressiva. Tuttavia, con una diagnosi tempestiva e un trattamento adeguato, molte donne possono affrontare con successo la malattia. La ricerca continua a progredire, offrendo nuove speranze e miglioramenti nelle terapie disponibili. La consapevolezza, la prevenzione e il supporto sono fondamentali per migliorare la qualità della vita e le prospettive delle pazienti affette da tumore al seno G3.

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     Prof. Massimo Vergine Chirurgo senologo a RomaProf. Massimo Vergine-Chirurgo senologo

Primario  Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma- Chirurgo Breast Unit

Principale area di interesse clinico è la diagnosi  diagnosi e trattamento chirurgico del tumore al seno con altre 30000 visite senologiche  e 4000 interventi chirurgici .

Ha acquisito una notevole esperienza nelle varie procedure chirurgiche , dalla quadrantectomia con incisioni minime alla mastectomia con risparmio di cute e capezzolo.

Socio  della SIC ( Società Italiana di Chirurgia ) e dell’Anisc ( Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi)

Presidente di Filo Teso  associazione di donne operate per tumore al seno

Direttore Master Universitario di II livello in ” Tecniche Avanzate in Diagnostica e Chirurgia Oncologica della Mammella” alla “Sapienza” di Roma

 

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