Una pillola in grado di essere efficace su tutti i tumori?

In fase sperimentale una pillola che

promette di distruggere la fase solida di

molti tumori

 

Forse c’è un modo per colpire e distruggere un tumore lasciando sane e intatte le cellule limitrofe.

Un team di ricercatori del City of Hope National Medical Center di Los Angeles sta provando a trasformare il “forse” iniziale in una vera speranza di trattamento attraverso una nuova chemioterapia che, mirata precisamente contro questa molecola, sembrerebbe effettivamente capace di annichilire tutti i tumori solidi.

Il “forse” e i condizionali sono necessari perché siamo ancora in fase di ricerca preclinica e ad oggi lo studio clinico di fase 1 per testare la terapia sugli esseri umani è ancora agli albori. Eppure, i primi risultati ottenuti dai ricercatori californiani suonano molto promettenti.

A differenza della maggior parte dei trattamenti antitumorali ad oggi disponibili, che per natura non riescono ad evitare che un cancro muti e diventi capace di resistere alla loro azione, la pillola antitumorale AOH1996 prenderebbe di mira una variante cancerosa del PCNA, univoca e uguale in tutte le cellule tumorali.

Un dettaglio decisivo, perché ha permesso di progettare un farmaco che mirava solo alla forma del PCNA nelle cellule tumorali e quindi potenzialmente efficace contro tutti i tumori.

“La nostra pillola antitumorale è come una tempesta di neve che chiude un hub aereo chiave, chiudendo tutti i voli in entrata e in uscita di aerei che trasportano cellule cancerose”, ha commentato Linda Malkas, Ph.D., professore presso il Dipartimento di diagnostica molecolare e terapeutica sperimentale di City of Hope.

I ricercatori hanno testato il farmaco in più di 70 linee di cellule tumorali e diverse cellule di controllo normali e hanno scoperto che AOH1996 era in grado di eliminare selettivamente le cellule tumorali interrompendo il normale ciclo riproduttivo cellulare del tumore.

Concentrandosi sui danni che possono insorgere quando il processo di espressione genica e quello di duplicazione del genoma del tumore collidono, AOH1996 avrebbe causato la morte delle cellule tumorali senza però interrompere il ciclo riproduttivo delle cellule staminali sane.

Secondo i ricercatori, il farmaco potrebbe agire sia come monoterapia sia come trattamento combinato, “in modelli cellulari e animali senza provocare tossicità ha aggiunto Malkas. Gli esperimenti, infatti, hanno dimostrato che la pillola sarebbe in grado di rendere le cellule tumorali più suscettibili agli agenti chimici che causano danni al DNA o ai cromosomi, come il farmaco chemioterapico cisplatino.
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