Biopsia al Seno: Procedure, Indicazioni e Risultati
La biopsia al seno è una procedura medica indispensabile che consente di diagnosticare e valutare le anomalie del tessuto mammario. Questo articolo esplorerà in dettaglio cosa sia una biopsia al seno, quando è necessaria, come viene eseguita e quali sono i risultati tipici di questa procedura.
Cos’è una Biopsia al Seno?
Una biopsia al seno è una procedura medica che prevede la rimozione di un piccolo campione di tessuto o cellule dal seno al fine di esaminarlo in laboratorio. Questa procedura è fondamentale per la diagnosi e la valutazione alcune condizioni del seno, compresi i tumori al seno. La biopsia al seno è uno strumento essenziale nella lotta contro il cancro al seno, poiché consente di determinare se una massa o un’area sospetta sia benigna o maligna.
In Italia nel secondo le ultime statistiche del 2022 sono fatte 54000 nuove diagnosi di tumore al seno. Tutto ciò è stato possibile grazie alla diagnosi fatta attraverso la biopsia al seno.
Indicazioni per una Biopsia al Seno
le indagini strumentali quali l’ecografia mammaria e la moammografia sono gli esami base per poter dare informazioni su un nodulo o tessuto mammario sospetto tali da essere sottoposti a biopsia per fare diagnosi
Una biopsia al seno può essere raccomandata per le seguenti ragioni:
- Massa o nodulo al seno: Se viene scoperta una massa o un nodulo durante un esame fisico o un’esame diagnostico, la biopsia può essere necessaria per determinare se è maligna o benigna.
- Immagini anormali: Le anomalie rilevate tramite mammografia, ecografia o risonanza magnetica possono richiedere una biopsia per valutare ulteriormente il tessuto.
- Cambiamenti al capezzolo: Alterazioni come arrossamento, scaglie o secrezioni dal capezzolo possono richiedere una biopsia per escludere o confermare la presenza di cancro.
Tipi di Biopsie al Seno
Esistono diverse tecniche di biopsia al seno, tra cui:
- Biopsia con ago sottile: Questa tecnica coinvolge l’inserimento di un ago sottile nel tessuto sospetto per prelevare un campione di cellule.( In questo caso prende il nome di Agoaspirato)
- Biopsia con ago spesso: In questo caso, un ago più spesso viene utilizzato per prelevare campioni di tessuto più grandi.
- Biopsia con ago sottile assistita da ecografia o mammografia: L’uso di immagini diagnostiche aiuta a guidare l’ago nella posizione esatta del tessuto da prelevare.
- Biopsia a vuoto: Questa procedura prevede l’uso di un ago a vuoto per rimuovere campioni di tessuto più grandi in modo più preciso.
Risultati della Biopsia al Seno
I risultati della biopsia al seno possono rivelare diverse condizioni:
- Benigno: Il tessuto prelevato è non maligno, e ciò offre sollievo e conferma la natura innocua della massa o dell’area sospetta.
- Maligno: La presenza di cellule tumorali indica la presenza di cancro al seno (carcinoma duttale o lobulare invasivo) , il che può richiedere ulteriori trattamenti come la chirurgia, la radioterapia o la chemioterapia.
- Precanceroso: In alcuni casi, la biopsia può rivelare la presenza di cellule anomale che potrebbero evolvere in cancro in futuro. Questo può guidare la decisione di monitorare attentamente la situazione o di trattare precocemente. questo è il caso del carcinoma in situ o carcinoma lobulare in situ.
Classificazione dei risultati della biopsia al seno
B1 indica un tessuto mammario perfettamente normale (evento rarissimo) ovvero un prelievo inadeguato. Inadeguato sottintende che l’aspetto istologico del campione non corrisponde alla valutazione strumentale fatta, ovvero non la giustifica.
B2 identifica un campione adeguato (cioè con caratteristiche istologiche che giustificano il quadro clinico-radiologico) riferibile a lesioni di natura assolutamente benigna. In caso di reperto mammografico con microcalcificazioni queste devono essere evidenti nel tessuto e tali da giustificare il loro rilievo strumentale.
B3 indica una lesione “atipica” ovvero con caratteristiche citologiche e/o strutturali diverse dall’ampio pattern che può essere rappresentativo di una lesione francamente benigna ed identifica un “fattore di rischio” per carcinoma.
Corrisponde di fatto ad una lesione “verosimilmente benigna”, ma meritevole di una più approfondita indagine istologica (possibile intervento chirurgico) o, a seconda delle caratteristiche, di un più accurato controllo e monitoraggio, a discrezione del clinico senologo.
Forte sospetto di un tumore maligno
B4 definisce una lesione molto sospetta morfologicamente “verosimilmente maligna” in casi in cui per alterazioni artefattuali, scarsità dei reperti o altro il campione in studio è molto sospetto per un tumore maligno ma non può essere valutato con certezza. Questi casi vanno all’intervento chirurgico che consentirà un’adeguata definizione della lesione.
Certezza di un tumore maligno
B5 indica un carcinoma franco, in situ (ovvero non ancora infiltrante lo stroma), oppure infiltrante. Distinguono le due situazioni le sigle B5a (carcinoma in situ) e B5b (carcinoma invasivo). B5c viene utilizzato in casi ove si ha un sospetto di infiltrazione tessutale ma per ragioni diverse questo non è definibile con certezza.
La Biopsia al Seno e il Trattamento
Dopo aver sottoposto il tessuto mammario a una biopsia al seno e aver ottenuto i risultati, la via da seguire dipenderà dalla natura delle cellule o del tessuto analizzati. Questa sezione dell’articolo esaminerà come la biopsia al seno può influenzare il trattamento e le diverse opzioni terapeutiche disponibili.
Risultati Maligni
Se i risultati della biopsia al seno indicano la presenza di cellule tumorali maligne, è probabile che si debba intraprendere un percorso di trattamento. Le opzioni terapeutiche possono includere:
- Chirurgia: La rimozione del tumore può essere necessaria. A seconda delle dimensioni del tumore e dell’estensione, potrebbe essere eseguita una mastectomia (rimozione completa del seno) o una lumpectomia (rimozione del tumore e del tessuto circostante).
- Radioterapia: Dopo la chirurgia, la radioterapia può essere raccomandata per distruggere eventuali cellule tumorali rimanenti e ridurre il rischio di recidiva.
- Chemioterapia: È una terapia sistematica che può essere somministrata per via endovenosa o orale e può essere utilizzata per trattare il cancro al seno in varie fasi.
- Terapie mirate: Alcuni tumori al seno possono essere sensibili a farmaci specifici che mirano a bersagli molecolari specifici.
Risultati Benigni o Precancerosi
Se la biopsia al seno rivela risultati benigni o precancerosi, potrebbe non essere necessario alcun trattamento immediato. Tuttavia, è importante il follow-up regolare per monitorare qualsiasi cambiamento e prevenire eventuali sviluppi futuri. Le opzioni possono includere:
- Osservazione continua: Il medico può consigliare controlli periodici per garantire che non si sviluppino problemi nel tempo.
- Cambiamenti nello stile di vita: Per le lesioni precancerose , possono essere consigliate modifiche allo stile di vita e la prevenzione del cancro al seno può essere enfatizzata.
- Farmaci: In alcuni casi, possono essere prescritti farmaci per ridurre il rischio di sviluppare il cancro al seno.( ormonoterapia)
È fondamentale discutere i risultati della biopsia con il proprio medico specialista in senologia o oncologia. Ogni caso è unico, e il trattamento sarà adattato alle specifiche esigenze del paziente.
7.3. Importanza del Supporto Emotivo
La diagnosi di cancro al seno e il trattamento possono essere fisicamente ed emotivamente impegnativi. È essenziale cercare supporto da parte di professionisti della salute mentale, gruppi di sostegno o amici e familiari durante questo periodo.
7.4. Conclusioni
La biopsia al seno è spesso il primo passo verso una diagnosi accurata e un trattamento mirato del cancro al seno. Con il supporto del team medico, il paziente può prendere decisioni informate e affrontare la malattia con una solida comprensione delle opzioni terapeutiche disponibili. La tempestività nella diagnosi e nel trattamento può fare la differenza nella prognosi, rendendo la biopsia al seno un passo cruciale nella lotta contro il cancro al seno.
Se vuoi maggiori informazioni scrivia massimo.vergine@uniroma1.it
Prof. Massimo Vergine-Chirurgo senologo
Direttore Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella- chirurgo Breast Unit
Policlinico Umberto I di Roma
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