Come si legge un Ecografia Mammaria?

Come si legge un’ecografia mammaria?

Una guida completa

 

L’ecografia mammaria è uno strumento diagnostico fondamentale nella prevenzione e nel monitoraggio delle patologie al seno. Capire come si legge un’ecografia mammaria può sembrare complicato, ma con una guida adeguata, è possibile ottenere una chiara comprensione dei risultati. In questo articolo, esploreremo i dettagli su come interpretare un’ecografia mammaria, passo dopo passo.

Ecografia mammaria

Cos’è un’ecografia mammaria?

L’ecografia mammaria è una tecnica di imaging che utilizza onde sonore ad alta frequenza per creare immagini dettagliate dei tessuti del seno. È particolarmente utile per esaminare le strutture interne del seno, identificare noduli, cisti, e altre anomalie che potrebbero non essere visibili con una mammografia.

Preparazione all’ecografia mammaria

Prima di sottoporsi a un’ecografia mammaria, non è necessaria una preparazione particolare. Tuttavia, è consigliabile indossare un abbigliamento comodo e, se possibile, evitare di applicare lozioni o deodoranti sull’area del seno il giorno dell’esame, poiché potrebbero interferire con i risultati. Per le donne fertili è raccomandabile sottoporsi ad ecografia mammria dal 5° al 15° giorno del ciclo , in quanto in periodo premestruale il seno è più congesto e più indaginoso l’esame.

Durante l’esame

L’ecografia mammaria viene eseguita da un radiologo o un tecnico specializzato. Ecco i passaggi tipici:

  1. Posizionamento: Ti verrà chiesto di sdraiarti su un lettino con il braccio sollevato dietro la testa.
  2. Applicazione del gel: Viene applicato un gel trasparente sul seno per migliorare la trasmissione delle onde sonore.
  3. Scansione: Il tecnico utilizza un trasduttore, un dispositivo manuale, che emette onde sonore e riceve gli echi di ritorno, creando immagini in tempo reale sul monitor.

Interpretazione delle immagini

Strutture normali

Le immagini di un’ecografia mammaria normale mostrano tessuti mammari sani che appaiono come aree uniformi di ecogenicità (capacità di riflettere le onde sonore). I principali componenti sono:

  • Tessuto adiposo: Appare come aree ipoecogene (scure).
  • Tessuto ghiandolare: Appare come aree iperecogene (chiare) rispetto al tessuto adiposo.
  • Dotti lattiferi: Appaiono come tubi ipoecogeni che si diramano dal capezzolo.

Anomalie comuni

  1. Cisti: Le cisti sono sacche piene di liquido che appaiono come aree anecoiche (completamente nere) con bordi ben definiti.
  2. Fibroadenomi: Tumori benigni solidi che appaiono come masse ben definite, ipoecogene o isoeocogene rispetto al tessuto circostante.
  3. Carcinomi: Le lesioni maligne spesso appaiono irregolari, con bordi spiculati e eterogeneità ecografica (variazione nei toni di grigio).

Classificazione BI-RADS

Il sistema di reporting e dati dell’imaging mammario (BI-RADS) viene utilizzato per classificare i risultati dell’ecografia:

  • BI-RADS 1: Negativo
  • BI-RADS 2: Benigno (nessuna azione necessaria)
  • BI-RADS 3: Probabilmente benigno (monitoraggio a breve termine)
  • BI-RADS 4: Anomalia sospetta (biopsia consigliata)
  • BI-RADS 5: Alta probabilità di malignità (biopsia necessaria)
  • BI-RADS 6: Malignità nota (biopsia confermata)

Nell’ambito di un referto di ecografia mammaria vanno considerati vari parametri quali ad esempio. ispessimento cutane. edema,  retrazione cutanea, la forma della neoformazione, orientamento della lesione, dimensioni,margini, ecostruttura,

Forma lesionale: la forma delle lesioni può essere ovale, rotondeggianrte o irregolare

Orientamento lesionale: l’orientamento spaziale di una lesione viene definito rispetto alla superficie cutanea, che è poi il piano d’appoggio della sonda.

Dimensioni lesionali :La misurazione delle dimensioni delle lesioni mammarie è importante , ai fini diagnostici . In pratica i diametri debbono esserer calcolati nella misura quanto più accurata possibile , in modo da valutare un eventuale crescita.

Margini lesionali: I margini possono essere circoscritti oppure non circoscritti,: questi ultimi suddivisi inindistinti, angolati, macrolobulati e spiculati. I margini spiculati  sono più caratteristici nei noduli maligni, mentre quelli circoscritti sono prevalentemente presenti nei noduli benigni.

Ecostruttura : si dividono in nodulo iprecogeno  . nodulo isoecogeno, anecogeno (cisti liquide)

 

Conclusione

Leggere un’ecografia mammaria richiede esperienza e competenza. È essenziale affidarsi a professionisti sanitari qualificati per l’interpretazione accurata dei risultati. Tuttavia, avere una comprensione di base delle immagini e dei termini comuni può aiutarti a discutere meglio i tuoi risultati con il medico.

Se hai domande o preoccupazioni riguardo ai risultati della tua ecografia mammaria, non esitare a fare fare una domanda . La diagnosi precoce e il monitoraggio regolare sono fondamentali per la salute del seno.

 

    Prof. Massimo Vergine Chirurgo senologo a RomaProf. Massimo Vergine-Chirurgo senologo

Primario  Unità Operativa Complessa della Chirurgia della mammella del Policlinico Umberto I di Roma- Chirurgo Breast Unit

Principale area di interesse clinico è la diagnosi  diagnosi e trattamento chirurgico del tumore al seno con altre 30000 visite senologiche  e 4000 interventi chirurgici .

Ha acquisito una notevole esperienza nelle varie procedure chirurgiche , dalla quadrantectomia con incisioni minime alla mastectomia con risparmio di cute e capezzolo.

Socio  della SIC ( Società Italiana di Chirurgia ) e dell’Anisc ( Associazione Nazionale Italiana Senologi Chirurghi)

Presidente di Filo Teso  associazione di donne operate per tumore al seno

 

 

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