Mastectomia-Roma
La mastectomia consiste nell'asportazione della ghiandola mammaria compresa la cute ed il complesso areola capezzolo
La mastectomia per la cura del tumore al seno si esegue quando:
- La massa tumorale è grande e sproporzionata rispetto al seno colpito
- Il tumore si è formato in più quadranti della mammella
- La lesione tumorale (carcinoma duttale in situ) coinvolge gran parte del seno
La mastectomia può essere anche preventiva, ovvero praticarsi in quelle donne che, pur non presentando un tumore al seno, hanno un alto rischio di svilupparlo ( donne positive al test BRCA1 e BRCA2)
Il trattamento chirurgico del tumore del seno ha subito negli ultimi 30 anni una vera e propria rivoluzione.
La mastectomia radicale per evitare la progressione di malattia prevedeva di asportare la mammella (mastectomia), i linfonodi ascellari e le vie linfatiche che erano nei muscoli pettorali.
A quei tempi infatti la mastectomia si impose in tutto il mondo, come l'intervento che doveva essere sempre eseguito in tutti i casi di carcinoma della mammella.
Studi attuali sul tumore al seno
Gli studi più recenti sul tumore del seno, l'aumento delle diagnosi precoci hanno portato alla conclusione che il tumore della mammella non è un esclusiva malattia d'organo e quindi sono stati abbandonati gli atteggiamenti chirurgici aggressivi a favore di interventi meno estesi garantendo comunque la possibilità di guarigione.
Un ulteriore elemento è quello della consapevolezza diffusa tra chirurghi e oncologi dell'importanza degli aspetti legati alla qualità di vita delle pazienti.
Il rispetto dell'immagine corporea femminile è diventato preponderante e sarà sempre di più l'aspetto che guiderà la ricerca di una pianificazione di interventi oncologicamente corretti ma meno aggressivi.
Proprio per questo oggi si parla in maniera quasi esclusiva di mastectomia con ricostruzione , al fine di garantire un risultato estetico soddisfacente tale da far dimenticare del tutto i vecchi interventi mutilanti.
La preoccupazione per i risultati estetici nella mastectomia è fondamentale, poichè per la donna la mammella rappresenta un espressione della propria femminilità e proprio per questo si rende necessaria una programmazione chirurgica insieme tra il chirurgo generale ed il chirurgo plastico.
L'obiettivo di questa unione può garantire un soddisfacente risultato estetico senza compromettere la radicalità oncologica della mastectomia.
Quando viene eseguita la Mastectomia
La mastectomia si rende necessaria:
- Se il tumore è grande o grande rispetto alle dimensioni del seno
- Se ci sono più tumori che si verificano in diverse aree del seno
- Se c'è un carcinoma in situ duttale o un carcinoma in situ lobulare diffuso nel seno
- Se la paziente dopo quadrantectomia non può essere sottoposta a radioterapia
Cosa prevede la Mastectomia semplice
L'intero seno viene rimosso insieme al capezzolo, all'areola e ad un'area della pelle circostante.
Di solito non prevede alcun intervento ai linfonodi ascellari.
L'incisione cutanea della mastectomia di solito a forma di losanga e può avere l'asse maggiore orientato nella direzione più conveniente alla sede del tumore da asportare. Sono tuttavia da preferire le incisioni trasversali o oblique.
Mastectomia radicale modificata
L'intero seno viene rimosso insieme al capezzolo, all'areola e alla cute circostante e ai linfonodi dell'ascella.
Mastectomia Nipple Sparing (con risparmio di areola e capezzolo)
L'obbiettivo della mastectomia nipple-sparing è quello di conservare il complesso areola-capezzolo,evitando una mutilazione estetica del seno e riducendo l'impatto psicologico negativo.
L'intera ghiandola mammaria viene rimossa per via sottocutanea rispettando l'integrità della vascolarizzazione del complesso areola-capezzolo. In questo caso viene anche talvolta detto svuotamento del seno della ghiandola mammaria.
Le pazienti che possono essere sottoposta alla nipple sparing-mastectomy sono quelle dove il tumore è localizzato almeno a due centimetri di distanza dal complesso areola -capezzolo e dove il tumore comunque non deve assolutamente infiltrare il derma .
Assolutamente vanno escluse quelle pazienti con tumore nel quadrante centrale dove c'è il sospetto di infiltrazione dei dotti galattofori che vanno verso il capezzolo.
In caso di intervento di nipple-sparing mastectomy si può eseguire contestualmente una ricostruzione con protesi mammaria oppure con espansore mammario da sostituire in un secondo tempo con protesi mammaria definitiva.
Questo stesso tipo di intervento può essere anche eseguito nelle mastectomia profilattiche per pazienti con test genetico positivo (BRCA1-BRCA2)
Mastectomia con risparmio di pelle (skin sparing mastectomy)
L'intero seno viene rimosso insieme al capezzolo e all'areola, ma viene preservata la pelle circostante per facilitare la ricostruzione immediata del seno. questo tipo di tecnica prevede l'escissione dell'intera ghiandola mammaria, salvando la cute mammaria e rimuovendo comunque il complesso areola -capezzolo e la cute sovrastante il tumore.
In questi casi la ricostruzione può essere garantita inserendo direttamente una protesi che abbia più o meno il volume della mammella controlaterale
La biopsia del linfonodo sentinella o la dissezione ascellare viene eseguita come da indicazione oncologica.
Prof. Massimo Vergine
Direttore UOC della Chirurgia della mammmella
Policlinico Umberto I di Roma
Mail massimo.vergine@uniroma1.it
Tel . 3396166430
Appuntamento per Attivittà intramoenia